Siamo in Tanzania, in uno dei parchi nazionali più suggestivi di tutta l’Africa: il Mount Kilimanjaro National Park. Cosa significa fare trekking sul Kilimangiaro? È un’esperienza unica e inimitabile, ma richiede un po’ di preparazione iniziale.
La Tanzania è un Paese africano davvero tutto da scoprire (magari con uno dei nostri tour in Tanzania!); dall’aspra bellezza della savana fino alle espressioni della cultura tradizionale, passando per la fauna selvatica unica al mondo. Ma la Tanzania è la meta africana ideale anche per gli escursionisti e gli appassionati di trekking di montagna; qui, infatti, si trova una delle cime più alte del mondo, una di quelle che fa battere il cuore ai sognatori.
È il Kilimangiaro, l’unica montagna dalle vette coperte da un manto di neve pur trovandosi in prossimità dell’equatore; il Kilimangiaro, il luogo sulla sommità del quale sentirsi sul tetto non solo dell’Africa, ma del mondo intero. E un trekking sul Kilimangiaro è davvero un’esperienza da provare almeno una volta nella vita!
Il Monte Kilimangiaro
Il cuore e protagonista del Mount Kilimanjaro National Park è proprio lui: il Monte Kilimangiaro, la vetta più alta del continente africano, nonché la più alta al mondo tra quelle non appartenenti a una catena montuosa; la sua cima svetta ben nitida in un panorama di radure, campi coltivati e foreste, spesso abitate da scimmie, leopardi, bufali e altre specie autoctone. A dir la verità, di cime ce ne sono più di una; oltre alle vette gemelle del Mawenzi e del Kibo, c’è anche lo Shira, la vetta occidentale del Kilimangiaro.
Il Monte Kilimangiaro è anche un vulcano – più precisamente, uno stratovulcano, attualmente in fase di quiescenza -, uno dei più alti al mondo. Mano a mano che ci si avvicina alla sua sommità, a 5.896 metri sul livello del mare a Uhuru Peak, il paesaggio si fa davvero suggestivo: il verde lascia spazio al bianco, e ciò che si vede intorno sembra quasi un paesaggio che proviene da un altro pianeta. Arrivare in cima non è facile, certo; ma l’emozione che regala ritrovarsi in un luogo come questo non ha eguali!
Trekking sul Kilimangiaro: i nostri consigli
Qualsiasi escursionista potrebbe immaginarsi sulla sommità del Kilimangiaro: è un sogno che in molto condividono! Un sogno che sembra difficilissimo da raggiungere ma che, in realtà, richiede solo di un po’ di preparazione per essere esaudito. Noi, qui, vogliamo darti qualche consiglio generico per aiutarti ad affrontare l’ascesa. Se sogni di raggiungere Uhuru ma non te la senti di partire all’avventura, dai un’occhiata ai nostri tour lungo la Marangu Route o la Machame Route.
Quando andare
La parte più bella di un trekking sul Kilimangiaro? Che puoi farlo quando vuoi! Infatti, non ci sono stagioni meno consigliate per l’ascesa; è fattibile in ogni mese dell’anno, sempre con la consapevolezza che, in ogni caso, le condizioni meteorologiche sono estremamente difficili da prevedere.
Ciononostante, generalmente si tende a programmare l’ascesa nella stagione secca, che va da giugno a ottobre, per evitare che i percorsi si facciano troppo scivolosi o innevati. Anche il periodo a metà tra le due stagioni umide, ovvero da fine dicembre a inizio marzo, è una buona opzione!
L’ascesa
Trekking sul Kilimangiaro: ce la puoi fare? È difficile da dire con certezza. Da una parte, l’ascesa al Kilimangiaro non è estremamente complicata, in quanto non richiede l’uso di corde o di particolare tecniche delle quali essere necessariamente esperti. Infatti, tra tutte le vette del mondo, quella del Kilimangiaro è piuttosto “frequentata”; sono migliaia gli escursionisti che ci provano ogni anno, e un’alta percentuale riesce a raggiungere la cima.
Allo stesso tempo, in molti non ce la fanno per mancanza di una condizione fisica sufficiente, oppure perché soffrono il mal di montagna; non tutti sono abituati a fare trekking alpino, figuriamoci oltre i 3.000 metri di altezza!
Qual è la soluzione? Sicuramente, partire preparati. Che tu voglia provarci in autonomia o che tu faccia parte di un’escursione organizzata, parti con alle spalle una preparazione fisica adeguata, che può concretizzarsi anche solo con escursioni di allenamento (possibilmente in alta quota) vicino a casa. Una volta in loco, è bene utilizzare l’attrezzatura giusta e, se necessario, considerare uno o due giorni in più per l’ascesa; meglio prendersela con calma, e prevedere un innalzamento di quota più lento e costante per acclimatarsi al meglio.
Attrezzatura
L’attrezzatura giusta è ciò che ti permetterà di affrontare il trekking sul Kilimangiaro senza troppe preoccupazioni. Anche se esistono diverse agenzie di trekking in loco dove è possibile noleggiare l’equipaggiamento, il nostro consiglio è quello di portarselo da casa, per essere sicuri che abbia una qualità adeguata all’impresa.
Cosa portare? Per decidere, è bene tenere a mente ciò che si diceva prima: sul Kilimangiaro, il clima è davvero imprevedibile. Per non soccombere a freddo e pioggia, porta indumenti caldi e termici, possibilmente impermeabili; abbi cura di impermeabilizzare tutto ciò che puoi, compreso lo zaino! Di notte le temperature possono scendere di molto, per cui assicurati di portare con te un sacco a pelo di alta qualità. Non dimenticare gli occhiali da sole, una giacca impermeabile e anti-vento e, naturalmente, delle ottime scarpe da trekking! Infine, meglio organizzarsi per avere sempre con sé degli snack energetici e un’abbondante scorta di acqua.
I percorsi migliori
Per affrontare il trekking sul Kilimangiaro e raggiungerne la vetta esistono ben 6 percorsi, e ognuno è diverso in termini di lunghezza, costo e bellezza dei paesaggi. Quale scegliere? Dipende da te! Tutti i percorsi sono meritevoli, ma dovrai scegliere in base al tempo che hai e al tuo livello di preparazione.
La Marangu Route è particolarmente amata dagli escursionisti che non hanno troppo tempo e che non amano il pernottamento in tenda; su questo percorso, infatti, sono dislocati dei rifugi dove è possibile dormire al coperto. Anche la Machame Route e la Rongai Route sono molto amate per i loro paesaggi spettacolari, pur restando sempre non troppo affollate. Se sei un principiante, la Lemosho Route potrebbe fare al caso tuo; paesaggi meravigliosi e buon acclimatamento sono le sue principali caratteristiche. Infine, ci sono la Shira Route e la Umbwe Route: sono i percorsi più difficili di tutti, brevi e diretti e, per questo motivo, con condizioni di acclimatamento più difficili. Sono consigliabili solo ai veri esperti!
Hai mai sognato di fare un trekking sul Kilimangiaro e raggiungerne la cima? Con un po’ di preparazione e tanta forza di volontà, si può fare. Sarà una di quelle esperienze da ricordare e raccontare per il resto della vita!