Today’s blogger: Benedetta di Viaggimperfetti

10 Ottobre 2019by Touripp0

Oggi ci parla di lei Benedetta del blog Viaggimperfetti. Ci racconterà dei piatti tipici di cui si è innamorata e della passione per il vino, delle disavventure e dei suoi valori in viaggio.

1. Ciao Benedetta, e benvenuta su Touripp.it! Presentati brevemente ai nostri lettori.

Se state leggendo questa intervista, con ogni buona probabilità siete dei viaggiatori. Bene, abbiamo la stessa passione. Vicino, lontano, poco importa. Ciò che fa la differenza è quel brivido che si prova quando una nuova avventura è dietro l’angolo. Orgogliosamente siciliana e innamorata della mia terra, amo raccontarla e scoprirla. Non mi stancherò mai di ripetere che i luoghi sono fatti di persone e spesso, nei miei viaggi, sono le persone la vera meta.

2. Raccontaci dell’esatto momento in cui hai pensato: “apro un blog di viaggi”! Da quando hai Viaggimperfetti, e cosa ti ha spinto in questo mondo?

Mi piace scrivere, raccontare, far conoscere agli altri la bellezza che scopro. Cosa c’è di meglio di un blog? È un pacco dono, spero gradito, in cui puoi infilare quello che ti pare. Con i social e le nuove tecnologie oggi è più facile ma lo faccio da sempre, anche quando si mandavano gli articoli e le foto via posta…

Viaggimperfetti
© viaggimperfetti.com

3. Nel blog hai una sezione dedicata al vino: ti piace scoprirne e assaggiarne di nuovi anche in viaggio?

È una passione grande che spero di approfondire prima o poi con un corso specifico. Nel frattempo mi avvicino il più possibile al mondo del vino, al racconto che ogni azienda ne fa, al viaggio che in ogni cantina mi ritrovo a vivere. Cerco di farlo ovunque mi trovi – ultima volta a Malta e in Puglia. La Sicilia resta per me una terra di scoperta ed elezione. Esistono realtà in grado di esprimere al meglio il territorio in cui si trovano. In un sorso di vino c’è la terra in cui è stato prodotto, le persone che ci hanno creduto, la tradizione e la storia a cui è legato. Aggiungo che vivere  il mondo del vino oggi significa eventi, spettacoli in vigna, musica, arte…

4. Parliamo di cibo: lo consideri parte integrante del viaggio e della cultura che stai visitando? Qual è il piatto più buono assaggiato in viaggio?

Quanto dura quest’intervista? Di cibo potrei scriverne all’infinito. Amo mangiare, godere di ogni singolo boccone, assaporare gusti e profumi nuovi. Farlo in viaggio è ancora più esilarante. Ogni piatto può di per sé essere considerato un viaggio. Mi viene in mente l’hot pot provato in Cina negli hutong, i vicoli di Pechino; i ravioli Rose Blanche di Hoi An in Vietnam che ha cucinato per me una giovane donna in un mercato coperto; gli astici alla tavola di Maria, una cara amica che vive a Boston; il purè di fave coi gamberi di Gallipoli; i cicheti di Venezia a base di baccalà; le granite di casa mia sullo Stretto di Messina.

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5. Un libro/film/telefilm che ti ha spinto a viaggiare in qualche parte del mondo?

Ve lo ricordate Un’ottima annata di Ridley Scott con Russell Crowe? Da quello sono passata al romanzo di Peter Mayle, da cui il film è tratto, e a tutti i suoi libri. Mi hanno fatto vivere la Provenza ancor prima di andarci. Mi piace pensare di aver intravisto l’autore tra i vicoli di Lourmarin o a un banco di meloni di Cavaillon. Ho ovviamente visitato la Siroque, in realtà Château La Canorgue e bevuto i vini locali in piccoli bistrot e fattorie.

6. Descrivici le prime 3 parole che ti vengono in mente quando pensi a “viaggiare”.

Curiosità. Se non ce l’hai, non c’è viaggio, non c’è stimolo, non c’è scoperta.
Rispetto. Ovunque tu vada. Il rispetto gli altri te lo leggono negli occhi. Se lo vedono, tante porte si apriranno.
Flessibilità. Sono la donna delle mille liste. Mi piace pianificare, curare ogni dettaglio dei miei viaggi. In fondo è come prolungare o anticiparne il piacere. Poi, quando l’avventura ha inizio metto da parte le mie liste e mi godo l’imprevisto. Come nella vita, è una componente imprescindibile e poi, a volte, regala sorprese inaspettate.
Viaggimperfetti
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7. Durante i tuoi viaggi, qual è stato l’aneddoto più divertente/imbarazzante/tragi-comico… insomma, quello che suscita sempre risate quando lo racconti?

Vietnam, Mekong. Classica visita di una minuscola fabbrica di caramelle a base di cocco e riso. Buonissime ma estremamente appiccicose. Avete presente le caramelle mou? Niente a che vedere con queste che si appiccicano ai denti e al palato e non lo mollano più. Nello specifico si sono appiccicate alla protesi di mio marito che, riuscito a non ingoiarla, l’ha fieramente mostrata agli altri turisti attoniti. La gente del posto ha riso per i seguenti trenta minuti.

8. Se non ci fossero limiti di tempo e di soldi, quali sono i prossimi 3 viaggi che faresti?

Giappone. Resta per me un sogno ad occhi aperti. Continuo a leggere guide e libri nell’attesa di racimolare la cifra necessaria;
California, in lungo e in largo, on the road. Dalla costa sul selvaggio oceano, alle metropoli e i grandi parchi. Non mancherebbe ovviamente un salto nella Napa Valley, che ve lo dico a fare;
Tutti quei Paesi che terrorismo e calamità rendono inavvicinabili. Negli ultimi anni l’elenco tende ad allungarsi sempre di più ed è un dolore costante, insopportabile. Non c’è tempo o denaro che tenga in questi casi.
© viaggimperfetti.com

9. Secondo te, cosa può fare un blogger nel suo piccolo per contribuire a rendere il nostro mondo più bello, sostenibile e rispettato?

Può raccontare le storie di chi in prima fila si impegna per l’ambiente, invitando il lettore a contribuire nei modi in cui gli è possibile. Ho appena visitato la Riserva Naturale di Torre Guaceto in Puglia: il lavoro di squadra messo in campo qui per tutelare il parco è sorprendente.

10. Raccontaci del tuo viaggio più bello fatto fino a ora: facci sognare!

Una sosta di appena quattro giorni (troppo pochi) a Singapore, prima di volare a Bali. Singapore mi è rimasta nel cuore per la bellezza e la cura del verde, lo skyline ardito, l’incredibile melting pot di culture e religioni. È un esempio lodevole di come una grande metropoli possa attuare strategie per il rispetto dell’ambiente. È un esempio lodevole di come culture diverse possano convivere. Ricordo i colori e il profumo di spezie a Little India, i murales di Clarke Quay, il ritmo e le architetture del quartiere arabo, la moschea seguita da un tempio indù e da uno buddhista, a pochi metri l’uno dall’altra, a Chinatown. E poi vuoi mettere un giro ai Gardens by the Bay con i suoi “alberi della vita” o tra le orchidee dei Botanic Gardens?
Viaggimperfetti
© viaggimperfetti.com

Ringraziamo Benedetta per aver condiviso con noi le sue emozioni in viaggio! Puoi trovare Viaggimperfetti anche su Instagram e sugli altri social. E, se il racconto di Benedetta ti ha ispirato… dai un’occhiata ai nostri tour a Singapore

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