Today’s blogger: Camilla di Neverland 2.0

6 Febbraio 2020by Touripp0

Oggi parliamo con Camilla del blog Neverland 2.0. Si parla di film e libri, dell’amore per la letteratura, delle disavventure americane e di uno stupendo viaggio in Islanda!

1. Ciao Camilla, e benvenuta su Touripp.it! Presentati brevemente ai nostri lettori.

Ciao a tutti! Mi chiamo Camilla, in ufficio ogni giorno ma viaggiatrice nel tempo libero. La curiosità verso nuove lingue e culture e, in generale, verso la diversità è stata il motore della mia vita, fin da quando ero bambina. Durante gli anni del liceo e dell’Università ho iniziato a scoprire i Paesi delle lingue studiate, in particolar modo la Russia. Posso dire che San Pietroburgo sia stato il mio primo amore e che abbia conquistato un posto speciale nel mio cuore – avendo vissuto lì, a più riprese, per diversi mesi.

Nel corso degli anni successivi, dopo molteplici esperienze in Europa, ho deciso di intraprendere il mio sogno – ovvero il coast to coast negli USA. Tramite un sito di viaggiatori, sono entrata in contatto con altri quattro compagni di viaggio e abbiamo organizzato la nostra prima avventura degna di questo nome! Dopo questa magnifica esperienza ho avuto occasione di ritornare oltreoceano diverse volte, scoprendo sempre posti diversi e angoli nascosti degli Stati Uniti. Negli ultimi sei anni, il mio fidanzato mi ha accompagnato sia nella vita , sia nei viaggi e in questo momento stiamo organizzando quello più importante: il viaggio di nozze in Patagonia!

2. Raccontaci dell’esatto momento in cui hai pensato: “apro un blog di viaggi”! Da quando hai Neverland 2.0, e cosa ti ha spinto in questo mondo?

Il mio blog è nato un paio di anni fa, quando ho sentito la necessità di condividere le mie esperienze con amici e conoscenti interessati ad esse, nonché con tanti viaggiatori da tutto il mondo. Al momento il mio blog è ancora una pagina in continuo sviluppo, suddivisa in sezioni dedicate a diversi temi connessi al viaggio.
Nel dettaglio, oltre ad una pagina generica in cui riassumo i percorsi e l’organizzazione dei miei viaggi, ho organizzato una sezione di cucina ed una intitolata “cafè letterario” – in cui parlo dei miei viaggi in ottica letteraria. Penso infatti che sia molto importante viaggiare “preparati” sulla destinazione che si sta andando a conoscere, accompagnando la propria permanenza con una lettura che la riguardi. Per quello che ho potuto vedere finora, il mondo del travel blogging è molto popolato e farsi strada al suo interno non è semplice – specie se non si possa viaggiare a tempo pieno. Mi piacerebbe che anche in Italia, come già accade in maggior misura all’estero, fosse possibile mantenersi finanziariamente gestendo un proprio blog e condividendo le proprie esperienze – ma penso che attualmente sia inarrivabile.
Neverland 2.0
© neverland 2.0

3. Hai parlato della tua sezione “cafè letterario”: ci spieghi meglio di cosa si tratta e come sia nata l’idea?

La letteratura ha sempre avuto un ruolo importante nei miei studi e, durante gli anni universitari e di studio a San Pietroburgo, ho avuto modo di lavorare con la responsabile del Museo Dostoevskij nonché professoressa presso l’Università locale per approfondire la conoscenza di questo autore. Questa professoressa mi ha fatto scoprire un’ottica nuova con cui affrontare la conoscenza letteraria. Da qui, ho approfondito il tema del “genius loci” – lo spirito del luogo – la cui teoria prevede che ogni luogo abbia una propria essenza che si esprime tramite le sue manifestazioni architettoniche, scultoree, naturali.
La passione per questo argomento mi ha fatto sviluppare l’argomento nelle mie tesi di laurea, partendo dalla letteratura latina fino ad arrivare ai tempi moderni, per poi ricostruire dei veri e propri percorsi tematici che rendono “viva” l’opera letteraria oggetto di studio. Penso che questo approccio possa rivelarsi utile per capire il luogo in profondità e per rendere vive le opere che i nostri predecessori ci hanno lasciato. Se vi ho incuriosito, potrete leggere di più sull’argomento sul mio blog!

4. Parliamo di cibo: lo consideri parte integrante del viaggio e della cultura che stai visitando? Qual è il piatto più buono assaggiato in viaggio?

La cucina è molto importante per me, nella vita quotidiana e in viaggio. Penso che ogni giorno si possa viaggiare stando seduti alla propria tavola, sperimentando nuove ricette e traendo spunto dalle pietanze assaggiate negli angoli più disparati del mondo. Dal salmone dell’Alaska, alla moussaka greca passando per il borsh russo ho avuto la fortuna di poter assaggiare tanti buoni piatti all’estero – tra cui non saprei veramente scegliere il mio preferito. Quello che posso dire è che ogni profumo ed ogni sapore rievoca in me ricordi di viaggio e, quasi sempre, nostalgia della destinazione tornata alla mente. Penso che sia una fortuna, vuol dire che ogni esperienza mi ha arricchito di qualcosa e che effettivamente abbia ripagato i sacrifici fatti per raggiungerla.
Neverland 2.0
© neverland 2.0

5. Un libro/film/telefilm che ti ha spinto a viaggiare in qualche parte del mondo?

Il romanzo Delitto e Castigo ha ispirato non solo le mie passeggiate a San Pietroburgo, ma anche la mia tesi di Laurea! Grazie all’aiuto di una professoressa in loco, ho avuto la possibilità di ricostruire i percorsi letterari dei romanzi di Dostoevskij, approfondendo la mia conoscenza della città e della sua topografia/toponomastica. Passando al grande schermo, Into the Wild credo abbia ispirato non solo me, ma un’intera generazione di viaggiatori – non solo per la meta, ma per lo spirito del viaggio stesso.
Entrando nel particolare, la serie TV Heartland ha ispirato il mio viaggio in Alberta (Canada) nel 2017. Proprio in onore di questa serie, una volta arrivata a Calgary, ho organizzato una breve escursione nel paese di High River – Hudson nella serie tv – che per mesi avevo visto sullo schermo. E’ stato davvero carino, per qualche ora mi sono sentita una delle ragazze protagoniste della serie!

6. Descrivici le prime 3 parole che ti vengono in mente quando pensi a “viaggiare”.

Scoperta, ispirazione, svolta. Ogni viaggio per me è una scoperta – tenendo sempre a mente la massima “ogni anno, visita un luogo in cui non sei mai stato prima”. Qualsiasi meta io stia visitando, cresce in me una forte motivazione ed ispirazione per implementare il mio blog – purtroppo, non sempre riesco a finalizzare il tutto come vorrei – considerando la mancanza di tempo nella quotidianità. Ogni viaggio, che cade più o meno in ogni periodo di ferie da lavoro, rappresenta una svolta – per lasciarsi alle spalle i mesi passati, per ricaricare le batterie e per riiniziare arricchita di buoni propositi.

7. Durante i tuoi viaggi, qual è stato l’aneddoto più divertente/imbarazzante/tragi-comico… insomma, quello che suscita sempre risate quando lo racconti?

USA , agosto 2010. Io e i miei compagni di viaggio, pieni di entusiasmo, ritiriamo l’auto a noleggio che ci accompagnerà per il nostro coast to coast di un mese. A pochi chilometri da Washington DC, un pneumatico viene dilaniato da un enorme chiodo presente in strada. Accostiamo e, mettendo insieme cervelli, mani ed esperienze a riguardo, cambiamo il pneumatico. Nel frattempo si fa tardo pomeriggio e, con il nostro “ruotino”, cerchiamo di mantenere il ritmo per arrivare alla nostra tappa giornaliera – ovvero le Cascate del Niagara.
Durante il tragitto succede di tutto: ci ritroviamo nella campagna più buia della Pennsylvania, dove le uniche luci sono le candele alle finestre degli amish, ceniamo in un diner tipico lungo la strada con personaggi improbabili e – dulcis in fundo – ci perdiamo lungo la statale… stremati ma dopo tante risate arriviamo finalmente alle Cascate del Niagara – dove l’ostello prenotato assomiglia alla dimora delle Streghe di Blair…. 

8. Se non ci fossero limiti di tempo e di soldi, quali sono i prossimi 3 viaggi che faresti?

Crociera intorno al mondo:  più che per la modalità di viaggio, apprezzerei la possibilità di vedere praticamente il mondo intero senza dovermi preoccupare di organizzare gli spostamenti.  
Antartide: amando i luoghi freddi, niente sarebbe più affascinante e irraggiungibile.
Nuova Zelanda: il piano B per il nostro viaggio di nozze, ma pur sempre nella wish list.
Neverland 2.0
© neverland 2.0

9. Secondo te, cosa può fare un blogger nel suo piccolo per contribuire a rendere il nostro mondo più bello, sostenibile e rispettato?

Penso che di parole ne facciano già in molti, per cui reiterare dei concetti con cui siamo già “bombardati” giornalmente dai media non avrebbe senso. Credo che i social possano venire in aiuto per dare agli altri un esempio concreto su come poter viaggiare rispettando l’ambiente e la cultura in cui ci si trova. Quando viaggio, cerco di acquistare dalle piccole attività locali e promuoverle, nel mio piccolo. Porto sempre con me (in viaggio, ma anche in ufficio) la mia bottiglia riutilizzabile – per consumare meno plastica possibile. Tempo a disposizione permettendo, cerco di scoprire le destinazioni a piedi – in maniera lenta e sostenibile. Facendo questo, magari scattando una foto o aggiungendo una  IG story, può essere un piccolo gesto per arrivare a coinvolgere altre persone della propria community nel percorso verso l’ecologia e la sostenibilità. Certamente “repetita iuvant”, come dicevano i latini, ma penso che di questi tempi un piccolo gesto concreto sia ben più utile!

10. Raccontaci del tuo viaggio più bello fatto fino a ora: facci sognare!

Per mia fortuna, posso dire di aver fatto parecchi viaggi che mi hanno fatto sognare e vivere delle emozioni indescrivibili. Per non ripetermi, parlando del mio sogno americano senza fine, voglio raccontare del mio magico viaggio on the road in Islanda.
Nel settembre 2015, con il mio fidanzato e due amici, abbiamo percorso l’ormai famosa Ring Road islandese – concedendoci una traversata all’avventura nella parte centrale dell’isola. Arriviamo a Reykjavik in tarda serata e, dopo un pernottamento nei pressi dell’aeroporto, iniziamo il nostro viaggio. Prima però, una tappa d’obbligo è la Blue Lagoon: sebbene più turistica di altre piscine naturali, questo luogo merita senz’altro una visita. Immergendosi nell’acqua azzurra, tra i vapori sulfurei, sembra quasi di essere in Paradiso.  ????
Secondo stop della giornata è Geysir, dove si trova uno dei geyser più attivi al mondo. Vederlo esplodere in cielo per la prima volta è un’emozione unica ed è sicuramente il preludio delle bellezze della natura che andremo a scoprire lungo il tragitto. Il giorno successivo, percorriamo la parte centrale dell’isola, per raggiungere il nord e la cittadina di Akureiri. Queste ore di guida, circondati da un paesaggio lunare e senza connessione telefonica, sono senz’altro le più entusiasmanti dell’intero viaggio. Dopo due giorni, la magia dell’Islanda mi è già entrata nel cuore e le sorprese non fanno altro che aumentare; le pianure brulle, andando verso est, lasciano ad un certo punto spazio al paesaggio infernale di Hverir – dove dune rosse e camini sulfurei ribollono sotto i nostri occhi.
Nei giorni successivi raggiungiamo il sud dell’isola, la cui prima cartolina è rappresentata dalla cittadina di pescatori Djopivogur; questo piccolo bordo sembra fermo nel tempo, tra i voli dei gabbiani e le scie dei piccoli pescherecci in mare aperto. Proseguendo di ritorno verso la capitale, ammiriamo ed esploriamo in gommone la Laguna di Cristallo (Jökulsárlón) e abbiamo modo di vedere alcune delle cascate più famose dell’Isola : Gullfoss, Skogafoss e Seljalandsfoss. Quest’ultima, la Cascata delle Fate, è particolarmente suggestiva in quanto è possibile camminare dietro ad essa su un piccolo sentiero di pietra.
Dopo questo viaggio, sono ritornata in Islanda nel gennaio 2017, alla ricerca dell’aurora boreale. Purtroppo, in questo intento, non sono riuscita a replicare la fortuna avuta in Norvegia l’anno precedente. Tuttavia, poter ripercorrere parte dello stesso percorso in inverno è stato comunque suggestivo e degno di nota.
Quelle che vi ho descritto sono solo alcune delle meraviglie che si possono visitare in Islanda; una terra magica che spero rimarrà un’oasi naturale intatta e non bersagliata dal turismo di massa. 
Neverland 2.0
© neverland 2.0

Ringraziamo Camilla per aver condiviso con noi le sue emozioni in viaggio! Puoi trovare Neverland 2.0 anche su Instagram e sugli altri social. E, se il racconto di Camilla ti ha ispirato… dai un’occhiata ai nostri tour in Islanda

Condividi sui social network

Lascia un commento