Oggi siamo in compagnia di Elisa del blog Eli loves travelling. Con lei parliamo della bellezza della Turchia, di libri, buone pratiche in viaggio e di vita all’estero!
1. Ciao Elisa, e benvenuta su Touripp.it! Presentati brevemente ai nostri lettori.
Sono Elisa, 32enne trentina, neolaureata magistrale, neomamma e travel blogger. Eh sì, a 30 anni ho deciso di rimettermi sui libri e di laurearmi il mese scorso in Language, Society & Communication presso l’Università di Bologna, lavorando full-time come impiegata commerciale in un’azienda in Trentino. E se ciò non bastasse due mesi fa sono diventata mamma di una splendida bambina. Da un anno e mezzo inoltre scrivo dei miei viaggi su Eli loves travelling, il mio blog che per il momento è un hobby ma vorrei tanto diventasse di più.
2. Raccontaci dell’esatto momento in cui hai pensato: “apro un blog di viaggi”! Da quando hai Eli loves travelling, e cosa ti ha spinto in questo mondo?
Il blog di viaggi Eli loves travelling è nato l’anno scorso ma non è il mio primo blog. Comunicare e condividere è sempre stato molto importante per me quindi già qualche anno fa avevo un blog dove però scrivevo in inglese, poi per vari motivi l’ho abbandonato. Scrivere mi mancava quindi l’anno scorso ho deciso di aprire il mio blog attuale e di investirci tutto il mio tempo libero perché è una cosa che mi appassiona e che mi fa perdere la cognizione del tempo. Parlare dei miei viaggi e magari ispirare qualcuno a partire è una grandissima soddisfazione.
3. Sei trentina, ma in passato hai vissuto all’estero: dove? Qual è la cosa più bella e quella più brutta di trascorrere un periodo lontani da casa, secondo te?
Ho vissuto a Mons in Belgio per 9 mesi durante lo scambio Erasmus all’università e poi ho vissuto 4 anni a Londra per lavoro e per brevi periodi anche in Francia, Germania e Turchia per motivi di studio.
La cosa più bella dello stare lontani da casa è il poter crescere imparando a conoscere una cultura diversa dalla propria e allargando i propri orizzonti. La cosa più brutta è che necessariamente si è lontani nei momenti belli delle persone care ma soprattutto nei momenti brutti. È difficile essere lontani quando a casa o ad amici succede qualcosa, il non poter essere lì fisicamente è davvero spiacevole perché ci si sente impotenti.
4. Parliamo di cibo: lo consideri parte integrante del viaggio e della cultura che stai visitando? Qual è il piatto più buono assaggiato in viaggio?
Assolutamente sì e non solo perché sono una food lover. Il cibo è parte integrante della nostra cultura, di chi siamo, quindi conoscere il cibo dell’altro è un modo per entrare in contatto con la sua cultura e imparare a conoscerla.
Il piatto più buono assaggiato in viaggio per ora è il Kadaif, un dolce per il quale Grecia e Turchia ancora discutono su chi lo abbia inventato. È un dolce fatto con pasta fillo, sciroppo di miele e frutta secca. Davvero ottimo!
5. Un libro/film/telefilm che ti ha spinto a viaggiare in qualche parte del mondo?
Non ancora, però prima o poi mi piacerebbe seguire le orme della protagonista di Eat, pray, love e andare a Bali. Sarebbe un sogno che si avvera.
6. Descrivici le prime 3 parole che ti vengono in mente quando pensi a “viaggiare”.
Libertà, cultura, scoperta.
Ho scelto queste tre parole perché viaggiare rende liberi, non solo perché quando si è in viaggio si è lontani dalla routine quotidiana che magari a volte sta stretta ma perché viaggiare libera la nostra mente dai nostri limiti, dai nostri pregiudizi e ci permette di conoscere il diverso, l’altrove. E questo si collega alla seconda parola, cultura. Quando viaggio mi piace conoscere la cultura del Paese che visito, per me viaggiare non è stare in un albergo o in un villaggio e parlare solo con i miei connazionali, ma è visitare luoghi, assaggiare piatti locali e se la lingua lo permette parlare con i locali. Viaggiare quindi significa scoprire, scoprire che in fondo non siamo così diversi. Certo, abbiamo lingue, religioni e usanze diverse, ma sorridiamo tutti nello stesso modo.
7. Durante i tuoi viaggi, qual è stato l’aneddoto più divertente/imbarazzante/tragi- comico… insomma, quello che suscita sempre risate quando lo racconti?
Il rapimento a Bangkok. Oddio detta così sembra tragico ma in realtà non lo è. Il mio compagno ed io abbiamo imparato sulla nostra pelle come abbassare di molto i prezzi dei viaggi in tuktuk. Gli autisti di tuktuk infatti sono ben disponibili ad abbassare il prezzo ma in compenso ti rapiscono. Più abbassano la cifra, più fermate si faranno durante il tragitto. Dove? In gioiellerie, sartorie e chi più ne ha più ne metta. Infatti, guadagnano una fee, una percentuale, sulle vendite che fanno questi esercenti, solo che con noi gli è andata male perché al primo stop non abbiamo comprato nulla, al secondo nemmeno, al terzo eravamo tentati e quando ci ha proposto un quarto stop giustamente un po’ arrabbiati perché stavamo perdendo un sacco di tempo gli abbiamo detto di riportarci all’hotel.
8. Se non ci fossero limiti di tempo e di soldi, quali sono i prossimi 3 viaggi che faresti?
Australia, vorrei girarla in lungo e in largo in un epico on the road. Sudafrica, è un Paese che mi ha sempre affascinato per la storia controversa ma anche per le diversità di paesaggi e per tutti gli animali che ci sono. Istanbul e la Turchia. Sono già stata due volte ad Istanbul ma ne sono profondamente innamorata, se non avessi limiti di tempo e soldi vorrei esplorarla in ogni suo angolo, conoscerne ogni segreto e poi mi piacerebbe visitare la Turchia più autentica.
9. Secondo te, cosa può fare un blogger nel suo piccolo per contribuire a rendere il nostro mondo più bello, sostenibile e rispettato?
Dare il buon esempio e condividere buone pratiche. Non apprezzo quei blogger che si fanno le foto con la stella marina piuttosto che sull’orlo di un burrone. Viaggiare sì, ma con la testa e con il buonsenso. Soprattutto se poi si condividono quei viaggi su internet dove le persone potrebbero prenderti da esempio.
10. Raccontaci del tuo viaggio più bello fatto fino a ora: facci sognare!
Il mio viaggio più bello fino a ora è sicuramente il viaggio in Turchia. Lo scorso dicembre sono stata ad Istanbul e in Cappadocia con un tour organizzato e anche se questo non è il tipo di viaggio che prediligo è stato davvero splendido. Istanbul l’avevo già visitata ma tornarci è stato come tornare a casa da tanto amo questa città. La Cappadocia è un luogo incantato, sembra davvero di essere in una fiaba senza tempo. Purtroppo, non sono riuscita a fare il volo in mongolfiera causa maltempo ma questo mi dà una scusa per tornarci!
Ringraziamo Elisa per aver condiviso con noi le sue emozioni in viaggio! Puoi trovare Eli loves travelling anche su Instagram e sugli altri social. E, se il racconto di Elisa ti ha ispirato… dai un’occhiata ai nostri tour in Turchia!