Today’s blogger: Emanuela di This must be the trip

17 Ottobre 2019by Touripp0

Oggi siamo in compagnia di Emanuela del blog This must be the trip. Con lei parliamo di luoghi lontani, shopping locale, cibo tipico e notti mooolto avventurose!

1. Ciao Emanuela, e benvenuta su Touripp.it! Presentati brevemente ai nostri lettori.

Ciao sono Emanuela o, come mi chiamava mio padre, Ela. Ho 35 anni, appassionata di viaggi ma anche curiosa, instancabile, ottimista e decisamente una buona forchetta. Amo viaggiare fai da te per il gusto di prepararmi al viaggio e scegliere ogni singola tappa dell’itinerario. Perdersi tra vicoli e mercati locali, osservare le persone, provare la cucina locale e stare a stretto contatto con la natura: questa per me è la vacanza ideale e tutto ciò non può assolutamente mancare nei miei viaggi.

This must be the trip
© thismustbethetrip.com

2. Raccontaci dell’esatto momento in cui hai pensato: “apro un blog di viaggi”! Da quando hai This must be the trip, e cosa ti ha spinto in questo mondo?

In realtà la spinta ad aprire un blog è venuta da amici e parenti. Mi sentivo sempre con pochi viaggi alle spalle, non ancora pronta per scrivere delle mie esperienze e del mio modo di viaggiare ma loro mi hanno sempre incoraggiata. Poi un giorno, dopo aver visto che blog di viaggi non significa per forza aver prima viaggiato per tutto il mondo, mi sono fatta coraggio e ho iniziato a scrivere. E mentre ero ancora in fase embrionale e scrivevo del Perù, una mattina ho avuto l’illuminazione e mi è venuto in mente il nome: This must be the trip. In 10 minuti avevo comprato il dominio e cinque mesi dopo, a marzo 2018, ero online con l’ansia a mille e diecimila domande per la testa.

Cosa mi ha spinto a farlo? La voglia di raccontare delle emozioni dei miei viaggi, dell’esperienze talvolta assurde che abbiamo fatto e il voler condividere gli itinerari di viaggio. In tanti dopo i primi viaggi, mi hanno iniziato a chiedere che giro fare in un determinato paese, come affrontare le vacanze e quanto avessi speso, soprattutto nel caso di mete più lontane. Viaggiando fai da te, pianificando tutto e spulciando in rete tra forum e diari di viaggio, mete che potevano sembrare irraggiungibili e proibitive, in realtà non lo sono state affatto. E così, si sono avverati tanti sogni.

3. Nel tuo blog hai la sezione “Shopping tips”: quali sono gli oggetti che più ti piace portare a casa da un viaggio?

Se potessi porterei di tutto! Mi piace molto comprare  teiere, tazze e in generale stoviglie di piccola taglia ma anche suppellettili come i batik indiani e stoffe: da quelle a metro per realizzare ciò che preferisco sino a tovaglie o passamaneria che per esempio uso per decorare oggetti vari.

Emanuela
© thismustbethetrip.com

4. Parliamo di cibo: lo consideri parte integrante del viaggio e della cultura che stai visitando? Qual è il piatto più buono assaggiato in viaggio?

Sì certamente. Per me essere in viaggio significa avere l’opportunità di sperimentare e provare la cucina locale per tutta la vacanza. Il piatto che ricordo sempre con l’acquolina in bocca sono dei noodles al montone saltati che assaggiai al mercato notturno di Xian, in Cina. Non li ho mai ritrovati così buoni in tutto il viaggio e sono ancora alla ricerca della ricetta segreta per provare a cucinarli a casa.

5. Un libro/film/telefilm che ti ha spinto a viaggiare in qualche parte del mondo?

Quando ero piccola lessi tutta la serie di Salgari dedicata dei Pirati della Malesia e quello suscitò la mia forte curiosità per quelle terre esotiche. In generale però non c’è un libro o un film in particolare. Ricordo però che a casa mia non mancavano mai i giornali del Touring Club. Avevano delle copertine con foto molto belle e affascinanti e adoravo sfogliarli, leggerli e volare con la mente in quei luoghi spesso molto lontani.

6. Descrivici le prime 3 parole che ti vengono in mente quando pensi a “viaggiare”.

Libertà, felicità e… emozione.
Pinguini
© thismustbethetrip.com

7. Durante i tuoi viaggi, qual è stato l’aneddoto più divertente/imbarazzante/tragi-comico… insomma, quello che suscita sempre risate quando lo racconti?

Sicuramente la notte che abbiamo passato in una capanna nella giungla al confine tra Messico e Guatemala. Era la prima volta che facevamo questo tipo di esperienza. Quando arrivammo nel complesso di lodge ci attendeva il proprietario che non parlava un acca di spagnolo e, poiché viveva seguendo gli usi e costumi degli antichi Maya, indossava solo una tunica bianca… completamente trasparente!!!! Lo seguimmo in auto, di sera nel buio più pesto e mentre lui pedalava verso la nostra capanna la sua tunica svolazzava qua e là! E giunti lì, appena accendemmo la luce, trovammo falene, blattine, zanzaroni, un topino che attraversó le travi del tetto (di paglia) ed infine, anche uno scorpioncino. Essendo la nostra prima volta, non eravamo abituati a questo genere di “ospiti”. Tra urla e risate ci siamo addormentati e poi risvegliati tra i rumori della giungla, un’esperienza davvero suggestiva  e, credo, una delle notti più divertenti che abbiamo mai passato in viaggio!

8. Se non ci fossero limiti di tempo e di soldi, quali sono i prossimi 3 viaggi che faresti?

È difficile sceglierne 3, ma ti direi sicuramente Antartide, le Galapagos e il Bhutan.
This must be the trip
© thismustbethetrip.com

9. Secondo te, cosa può fare un blogger nel suo piccolo per contribuire a rendere il nostro mondo più bello, sostenibile e rispettato?

Mi viene in mentre ad esempio boicottare “esperienze” tipo quella a cui assistetti in Thailandia. A Koh Samui  alcune tigri erano sedate (e irriconoscibili!) solo per far fare delle foto a pagamento ai turisti. In generale credo che un blogger può sicuramente mostrare la bellezza del nostro mondo, i suoi angoli più nascosti e far venire così voglia un pò a tutti di averne maggior cura e attenzione, partendo dalle piccole cose.

10. Raccontaci del tuo viaggio più bello fatto fino a ora: facci sognare!

Sicuramente il mio recente viaggio in Patagonia, tra Cile e Argentina. Mi sono emozionata nel vedere terre sconfinate dove davvero la presenza dell’uomo è assente per chilometri e chilometri. Dove c’è solo la natura predominante, gli animali che ti attraversano la strada con una naturalezza impressionante tanto da farti sentire ospite. Sono luoghi lontano da tutto e tutti, dove si sono intrecciate le storie di esploratori, pirati, militari, scrittori e che hanno un fascino unico. I laghi hanno colori così intensi che sembrano finti e poi c’è il vento, onnipresente, il più forte che io abbia mai sentito in vita mia.
This must be the trip
© thismustbethetrip.com

Ringraziamo Emanuela per aver condiviso con noi le sue emozioni in viaggio! Puoi trovare This must be the trip anche su Instagram e sugli altri social. E, se il racconto di Emanuela ti ha ispirato… dai un’occhiata ai nostri tour in Patagonia

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