Oggi siamo con Laura del blog IngirovagandoMum. Parliamo di come sopravvivere ai viaggi coi bambini, di viaggi dall’altra parte del mondo, letture tedesche e buoni esempi!
1. Ciao Laura, e benvenuta su Touripp.it! Presentati brevemente ai nostri lettori.
Ciao a tutti, mi chiamo Laura, ma nel web mi trovate come IngirovagandoMum. Come potrete immaginare sono una mamma che ama viaggiare e che sta continuando a farlo anche quando si è allargata la famiglia. Sono cambiate le mete, i modi e i tempi di viaggiare ma la passione è rimasta sempre la stessa.
2. Raccontaci dell’esatto momento in cui hai pensato: “apro un blog di viaggi”! Da quando hai IngirovagandoMum, e cosa ti ha spinto in questo mondo?
Il 20 agosto 2017 ho pubblicato il primo post del mio secondo blog quando ho capito che, pur essendo diventata mamma, avevo bisogno di uno spazio per me e per le mie passioni. La scelta del nome è stata semplicissima: nel 2005 avevo aperto un blog “Ingirovagando” per raccontare il mio anno di Servizio Volontario Europeo in Germania; Ingirovagando è diventato IngirovagandoMum, un blog che racconta di viaggi – con bambini, ma anche da sola o con le amiche – della mia vita da mamma e delle mie mille passioni. Ho sempre amato scrivere e fare foto e un blog è il luogo perfetto per unire tutte le mie passioni.
3. Il tuo è principalmente un family travel blog: ci sveli i tuoi segreti o trucchi migliori per un viaggio con bambini perfetto?
Viaggiare con i bambini è sempre un’avventura: credo che due ingredienti che non devono mai mancare sono un po’ di sana organizzazione ma anche la capacità di gestire gli imprevisti con un sorriso. Detto questo ogni bambino e ogni famiglia sono un mondo a sé: c’è chi fa viaggi super avventurosi nel Sudest asiatico con i neonati e chi preferisce la pensione Mariuccia a Caorle. Io credo che ognuno debba trovare il modo per far convivere le passioni e le esigenze di tutta la famiglia; per noi ad esempio la montagna in Trentino Alto Adige è un paradiso: si trovano parchi gioco favolosi per la gioia dei bambini mentre i genitori si possono rilassare vista Dolomiti.
4. Parliamo di cibo: lo consideri parte integrante del viaggio e della cultura che stai visitando? Qual è il piatto più buono assaggiato in viaggio?
Io sono una buongustaia e ho un debole per i dolci, quindi quando sono in viaggio cerco sempre di provare qualche piatto e soprattutto qualche dolce tipico. Una cucina che mi è piaciuta moltissimo è quella portoghese: dalle polpette di baccalà ai pasteis de nata ricordo dei piatti davvero gustosi.
5. Un libro/film/telefilm che ti ha spinto a viaggiare in qualche parte del mondo?
Di solito per me funziona al contrario: decido una meta e cerco di leggere libri o guardare film ambientati in quel posto. Ricordo due film che ho guardato prima del mio anno in Germania: Goodbye Lenin, che racconta come si viveva nella DDR e l’euforia del crollo del muro di Berlino, e Fremder Freund, un film molto di nicchia sull’amicizia tra un ragazzo tedesco e un ragazzo arabo che diventa un’estremista. Sempre in Germania ho letto un libro in lingua originale (evento più unico che raro perché il tedesco è una lingua davvero tosta), Herr Lehmann che racconta la storia di un quasi trentenne che sbarca il lunario facendo il barista a Kreuzberg – Berlino Ovest – nel 1989 poco prima del crollo del Muro.
6. Descrivici le prime 3 parole che ti vengono in mente quando pensi a “viaggiare”.
Libertà, scoperta, felicità. Per me viaggiare significa essere libera da tutto: dagli orari, dai soliti schemi, a volte persino dagli itinerari predefiniti. Mi piace organizzarmi ed avere un’idea delle cose che voglio vedere, ma adoro poter cambiare programma perché ho visto un borgo, una piazza, uno scorcio che mi attira e mi chiama. Il viaggio è scoperta di una città, della sua gente, delle sue tradizioni, ma anche di noi stessi, perché da ogni viaggio si torna sempre un po’ cambiati. Viaggiare così, alla scoperta e in piena libertà, è la cosa che si avvicina di più alla mia idea di felicità.
7. Durante i tuoi viaggi, qual è stato l’aneddoto più divertente/imbarazzante/tragi- comico… insomma, quello che suscita sempre risate quando lo racconti?
Se devo raccontare di un viaggio disastroso, racconto la mia esperienza in Puglia quando avevo prenotato su Booking un appartamento Deluxe e ci siamo ritrovati in un bungalow terrificante. Condizionatore rotto che perdeva, muri decorati da svariati serial killer di zanzare, televisore 12 pollici che serviva un binocolo per vederlo, acqua della doccia che arrivava fino in cucina perché c’era solo una misera tenda e ovviamente meteo da fine ottobre anche se era solamente la prima settimana di settembre. Insomma un’esperienza da dimenticare, ma che racconto ancora oggi come una delle peggiori vacanze della mia vita.
8. Se non ci fossero limiti di tempo e di soldi, quali sono i prossimi 3 viaggi che faresti?
Sarebbe meraviglioso poter viaggiare senza limiti di tempo e budget! E partirei subito per un on the road in Canada partendo da Prince Edward Island sull’Atlantico e arrivando a Vancouver sul Pacifico. Il secondo viaggio sarebbe sempre un viaggio itinerante alla scoperta dell’Australia attraversandola in lungo e in largo dalla Tasmania all’Outback, dalla Gold Coast fino a Perth. Sul terzo viaggio sono parecchio indecisa ma credo sceglierei un Grand Tour europeo, magari in treno attraversando la Germania per poi visitare I Paesi Scandinavi e scendere da quelli Baltici.
9. Secondo te, cosa può fare un blogger nel suo piccolo per contribuire a rendere il nostro mondo più bello, sostenibile e rispettato?
Come blogger di IngirovagandoMum, come mamma, come persona credo sia fondamentale dare il buon esempio. Come posso pensare che mio figlio impari ad essere attento all’ambiente se mi vede buttare per terra una cartaccia? Penso che i piccoli gesti possano fare la differenza e raccontare quello che facciamo possa essere di ispirazione agli altri: le abitudini sono dure a morire, ma a volte semplicemente non ci viene in mente che c’è un’alternativa.
Tutti siamo abituati ad utilizzare le bottigliette di plastica per l’acqua soprattutto quando siamo in giro; finché ho iniziato a vedere su Facebook, ma anche in ufficio, le prime bottiglie termiche. Da quando ne ho comprata una ho sempre l’acqua fresca con me in borsa (o un the caldo in inverno): per me è un risparmio, ma soprattutto ci guadagniamo tutti perché c’è meno plastica in giro.
10. Raccontaci del tuo viaggio più bello fatto fino a ora: facci sognare!
A distanza di 12 anni, il viaggio più bello che abbia mai fatto resta il mese in camper in Nuova Zelanda: siamo partiti da Auckland ed abbiamo attraversato l’Isola del Nord e l’isola del Sud riprendendo un volo interno a Christchurch. È stato un viaggio epico attraverso paesaggi naturali di rara bellezza (ricordo ancora nitidamente le montagne che si specchiano nel lago di Queenstown o i geyser a Rotorua) e a contatto con animali incredibili: abbiamo trascorso il pranzo di Natale in spiaggia con le foche e i leoni marini. Viaggiare in camper ci ha permesso di vivere questa esperienza in totale libertà adattando l’itinerario alle nostre esigenze.
Ringraziamo Laura per aver condiviso con noi le sue emozioni in viaggio! Puoi trovare IngirovagandoMum anche su Facebook e sugli altri social. E, se il racconto di Laura ti ha ispirato… dai un’occhiata ai nostri tour in Nuova Zelanda!