Today’s blogger: Maria Grazia di Merigrei

13 Agosto 2020by Agnese0

Oggi conosciamo meglio Maria Grazia del blog Merigrei. Si parla delle bontà di Lanzarote e della bellezza di Malta, di percorsi e disavventure!

1. Ciao Maria Grazia, e benvenuta su Touripp.it! Presentati brevemente ai nostri lettori.

Ciao a tutti mi chiamo Maria Grazia Di Somma, ma per gli amici sono semplicemente Merigrei. Vivo in una piccola città del Friuli Venezia Giulia, a circa 50 km da Trieste. Sono una travel blogger da qualche anno e sin da piccola ho avuto due grandi passioni: la scrittura e la scoperta del mondo attraverso i viaggi. Oggi mi piace definirmi una sognatrice con la valigia sempre pronta e il cuore verso una nuova destinazione.

2. Raccontaci dell’esatto momento in cui hai pensato: “apro un blog di viaggi”! Da quando hai Merigrei, e cosa ti ha spinto in questo mondo?

L’idea di aprire un travel blog è iniziata quasi per gioco: un paio d’anni fa, mentre, ero alla più grande fiera del turismo in Italia, il TTG di Rimini, in veste di semplice visitatore. Dopo una giornata estenuante in giro per gli espositori, mi ritrovo alla sera a chiacchierare al telefono con un’amica, quando lei di punto in bianco mi spiazza con una domanda: “perché non apri anche tu un blog di viaggi?”

In un primo momento l’idea mi sembrava folle, ma poi per tutto il viaggio di ritorno, in treno, non potevo fare a meno di pensarci: più ci pensavo e più l’idea mi sembrava fattibile. In fondo ogni volta che tornavo da un viaggio sentivo sempre il bisogno di parlarne con altri e di mettere nero su bianco le sensazioni e le emozioni che avevo provato. E poi mi piaceva l’idea di unire le mie due più grandi passioni per raccontare, così, i miei viaggi attraverso la scrittura.

Fin da piccola, infatti, ho avuto l’esigenza di raccontare storie, di riempire fogli, quaderni e diari con il solo scopo di fermare sulla carta le emozioni.

Per questo motivo all’inizio della mia esperienza di blogger mi sentivo più scrittrice che fotografa. Oggi con il susseguirsi dei viaggi mi sono appassionata alla fotografia, a tal punto da diventarne parte integrante, probabilmente perché le immagini riescono a catturare e a fermare nel tempo meglio certi attimi.

La scelta del nome del blog è stata naturale: Merigrei è, infatti, il mio soprannome. Un nome unico che richiama la fusione dei miei due nomi, Maria Grazia, strizzando l’occhio all’inglese.

Devo ammettere che non avrei potuto fare scelta migliore: oggi parlare dei miei viaggi è, per me, una grandissima soddisfazione, mi piace l’idea di poter utilizzare il mio blog per essere a disposizione, con i miei racconti, di chiunque voglia partire, anche solo per un weekend.

Maria Grazia
© merigrei.com

3. Nel tuo blog ti definisci un’inguaribile ottimista: quali sono gli aspetti più positivi del viaggiare, secondo te?

Secondo me il viaggio non è solo scoperta di luoghi nuovi e culture diverse, ma è anche una chiave per aprire la porta della felicità. Una felicità fatta di piccole cose, come un tramonto dai colori infuocati in riva al mare, un trekking su un’isola semi deserta o un cielo stellato.

Viaggiare è anche un percorso interiore, un arricchimento profondo, ogni volta torni casa con un bagaglio di nuove esperienze, incontri, emozioni che ti permettono di dare il giusto valore alle cose e di mettere in ordine le priorità della vita. Ti rendi conto che tante cose nella quotidianità sono superflue, mentre sono davvero poche le cose di cui hai veramente bisogno.

Viaggiare ti permette, infatti, di apprezzare la bellezza dei piccoli dettagli, di quelle cose che, proprio in viaggio, ti rendi conto quanto siano importanti: un caffè in centro, il caffè espresso è una delle cose che mi manca di più quando viaggio all’estero, ma anche l’abbraccio di chi ti vuole bene, una serata tra amici a ridere e scherzare.

Viaggiare, poi, ti porta necessariamente ad uscire dalla tua zona di comfort, fatta di abitudini e di certezze. In viaggio ogni giorno ti ritrovi a “disegnare” la tua giornata, una nuova mappa, fatta di nuove strade da percorrere e luoghi fino a quel momento sconosciuti. Per questo in viaggio, come nella vita, sono convinta che bisogni affrontare la giornata con positività, trovare sempre il lato B di ogni cosa, riuscire a vedere ciò che c’è di buono anche in un imprevisto o in una situazione difficile.

4. Parliamo di cibo: lo consideri parte integrante del viaggio e della cultura che stai visitando? Qual è il piatto più buono assaggiato in viaggio?

Il cibo è sicuramente parte integrante del viaggio: sapori e cultura si intrecciano in ogni piatto tipico. Il cibo è, infatti, uno dei miglior modi per esplorare la cultura e la tradizione di un paese.

Senza ombra di dubbio il piatto più buono assaggiato in viaggio è stato l’hamburger di cactus a Lanzarote. A dire il vero si può assaggiare solo presso il ristorante situato all’interno del Jardin de Cactus a Guatiza. E’ un hamburger realizzato con un 50% di cactus e l’altra metà con un impasto di patate, cipolle e miglio, servito con l’aggiunta di yogurt di capra, formaggio affumicato e rucola. Un hamburger insolito, estremamente semplice, ma allo stesso tempo dal gusto accattivante.

L’hamburger di cactus fa parte anche di un bellissimo progetto culinario innovativo, in quanto è un prodotto a km zero, rispettoso dell’ambiente, elaborato da una cooperativa di produttori di San Bartolomé, un piccolo paesino poco distante da Guatiza, che ha avuto anche il sostegno dei CACT di Lanzarote (i Centri d’Arte, Cultura e Turismo) ovvero 9 spazi sparsi su tutta l’isola nei quali arte e natura convivono in perfetta armonia secondo la filosofia di Caesar Manrique, un eclettico artista che ha incentrato tutto il suo stile architettonico alla salvaguardia della natura

Un altro piatto che ho adorato sempre legato a questo angolo di Spagna, lo so, mi fa sempre strano, pensare di essere stata nel mezzo dell’Oceano Atlantico eppure non aver mai abbandonato il suolo spagnolo, sono state le papas arrugadas, ovvero le patate “rugose”, uno dei cibi più rappresentativi della cucina canaria.

Secondo alcuni è azzardato considerarle un vero e proprio piatto, in quanto sono delle piccole patate che vengono semplicemente cotte in acqua molto salata e servite, con tutta la buccia, insieme al Mojo, una salsa tradizionale. Eppure per realizzare le due versioni del Mojo, con le quali vengono servite le papas arrugadas, ovvero il mojo picón (a base di peperoncino) e il mojo verde (a base di coriandolo o prezzemolo) bisogna saper dosare e mixare a regola d’arte tutte le spezie al fine di ottenere la giusta consistenza e il sapore caratteristico.

Ecco Lanzarote è sicuramente uno di quei luoghi dove tornerei solo per riassaggiare i suoi sapori inconfondibili.

Merigrei a Lanzarote
© merigrei.com

5. Un libro/film/telefilm che ti ha spinto a viaggiare in qualche parte del mondo?

In questi ultimi anni tanti luoghi esotici sono diventati mete di viaggio anche grazie al cinema. Io, invece, fin da ragazzina sognavo di andare a Praga, una città che mi aveva affascinato la prima volta che avevo visto al cinema il film Mission Impossible con Tom Cruise. La città con tutto il suo fascino misterioso, i suoi vicoli acciottolati, illuminati solo dalle fioche luci dei lampioni, la grande piazza della Città Vecchia, il Ponte Carlo e l’isola di Kampa fa da sfondo alla missione del protagonista Ethan Hunt (Tom Cruise) e della sua squadra.

E la scorsa estate finalmente ho potuto visitarla.

6. Descrivici le prime 3 parole che ti vengono in mente quando pensi a “viaggiare”.

Le tre parole magiche che racchiudono la vera essenza del viaggio sono, secondo me, libertà, felicità e scoperta.

Libertà perché in viaggio il tempo sembra dilatarsi, le lancette dell’orologio sembrano scorrere più lentamente, ho l’impressione che le giornate siano più lunghe, riesco a vedere e fare tantissime cose.

Felicità perché il viaggio regala emozioni così intense, sensazioni di pura vita che nessun oggetto materiale potrà mai farti provare.

Viaggiare è scoperta non solo di nuovi luoghi, nuove frontiere, nuovi paesaggi, ma è anche un’occasione per entrare in contatto con me stessa, per “scoprirmi” attraverso il confronto con luoghi e culture diverse dalla mia.

7. Durante i tuoi viaggi, qual è stato l’aneddoto più divertente/imbarazzante/tragi-comico… insomma, quello che suscita sempre risate quando lo racconti?

L’episodio più divertente che ricordo è legato ad una città che amo particolarmente Barcellona. Mi trovavo lì già da un paio di giorni, ma nonostante le bellezze della città c’era un problema che avrebbe potuto rovinarmi il viaggio, iniziavo ad avvertire un fastidio al ginocchio, più passava il tempo e più mi rendevo conto che il dolore non accennava a diminuire, era sera quando mi decisi ad entrare in una farmacia, situata sulla Rambla, per comprare una pomata antidolorifica.

Complice la stanchezza o forse il dolore, nel chiedere alla farmacista una crema invece di dire “pierna” che in spagnolo significa gamba, dico “gamba”, che significa gamberetto.
Puoi immaginare lo sguardo della dottoressa: avevo appena chiesto una crema per il mio gamberetto! Non c’è neppure bisogno di dirti che questo generò una risata generale di tutti i presenti.

Merigrei
© merigrei.com

8. Se non ci fossero limiti di tempo e di soldi, quali sono i prossimi 3 viaggi che faresti?

I viaggi nel cassetto sono davvero tanti. Al primo posto direi Australia, una terra dai mille volti con una natura incontaminata, paesaggi mozzafiato, una flora e fauna uniche al mondo.
Poi, vorrei, percorrere in auto la Route 66, la Mother Road, la strada più leggendaria degli Stati Uniti che corre da est a ovest, dall’Illinois alla California e attraversa ben 8 stati.
Ed, infine, la Patagonia, un viaggio fino ai confini del mondo, alla scoperta di una terra ancora selvaggia rimasta pressoché intatta in tutta la sua bellezza, fatta di picchi maestosi, spazi immensi e ghiacciai millenari.

9. Secondo te, cosa può fare un blogger nel suo piccolo per contribuire a rendere il nostro mondo più bello, sostenibile e rispettato?

Credo che un travel blogger nel suo piccolo debba dare il buon esempio per rendere il mondo più sostenibile. Quando arrivo in un nuovo paese per spostarmi da una città all’altra prediligo, ogni volta che posso, l’uso dei mezzi pubblici, soprattutto treni ed autobus.
In questo modo non solo si contribuisce a salvare l’ambiente, ma ti permette di vivere a pieno il viaggio, di osservare il paesaggio che scorre fuori dal finestrino, di cogliere tutte le sue sfaccettature, senza doversi preoccupare del traffico.

Inoltre quando viaggio sono molto attenta a rispettare la storia, le tradizioni, le regole e le abitudini dei luoghi che visito. Ad esempio non scatto fotografie in luoghi religiosi dove vige il vieto, non solo per evitare di incorrere in sanzioni, ma soprattutto come forma di rispetto per i locali che spesso considerano fotografare i luoghi sacri un gesto gravemente irrispettoso.

10. Raccontaci del tuo viaggio più bello fatto fino a ora: facci sognare!

Il più bel viaggio che ho fatto è quello che mi ha portato alla scoperta di Malta. Un’isola che unisce mare, cultura, storia, un perfetto mix, in cui emerge l’incanto della capitale, La Valletta, di cui ti innamori non appena metti piede sul suo suolo e come per incanto ti catapulta in un’epoca lontana, fatta di cavalieri, duelli e armature scintillanti

Un’isola che ti colpisce per l’energia che emana, dove regna la bellezza: suggestive chiese barocche e splendidi palazzi antichi realizzati con quell’inconfondibile pietra color ocra.

Molti oggi la ritengono una destinazione di massa, dove il paesaggio è stato in gran parte deturpato da piani urbanistici selvaggi, eppure se la si visita in un periodo di bassa stagione, come ho fatto io, si riesce ancora ancora a cogliere tutto il suo fascino millenario.

La Valletta è capace di incantarti con i suoi balconi in legno i “gallarija” e le porte colorate, le mille scale e le scalette, i negozietti e le viste mozzafiato, una su tutte quella dagli Upper Barrakka Gardens.

Malta
© merigrei.com

Ringraziamo Maria Grazia per aver condiviso con noi le sue emozioni in viaggio! Puoi trovare Merigrei anche su Instagram e sugli altri social. E, se il racconto di Maria Grazia ti ha ispirato… dai un’occhiata ai nostri tour in Malta

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