Oggi siamo in compagnia di Matilde del blog My trip map. Si parla della passione per il web e per il cibo, di un viaggio in Kenya e di una carta d’identità persa!
1. Ciao Matilde, e benvenuta su Touripp.it! Presentati brevemente ai nostri lettori.
Ciao! Sono una Ux&Ui designer di Milano, con la passione per viaggi, fotografia, buon cibo, e web. Queste passioni mi hanno portato negli anni ad esplorare ogni luogo che potessi raggiungere nelle vicinanze della mia città e a mirare un po’ più lontano ogni volta che ne avevo la possibilità. Grazie alla mia competenza nel web ho avuto modo di creare diversi portali, a partire dalla gestione di semplici forum all’età di 13 anni.
2. Raccontaci dell’esatto momento in cui hai pensato: “apro un blog di viaggi”! Da quando hai My trip map, e cosa ti ha spinto in questo mondo?
Ed eccoci qui! Io, i miei weekend sempre in viaggio ed i miei blog. Mytripmap è nato a seguito della trasformazione di un “vecchio” blog di design. Ad un certo punto mi ero fissata di voler scrivere di design, perché era cosa buona e giusta e relativa al mio settore lavorativo, ma non mi accorgevo che la maggior parte degli articoli spaziava sul tema viaggi. Nel 2017 non ne sapevo assolutamente nulla di questo mondo, e per me era solo un gioco.
Decisi quindi di aprire un blog gratuito (che si rivelò poi un grosso errore, iniziate sempre con un buon hosting), scegliendo come nome quel che rappresentava in quel momento la pagina Facebook ad esso associata. Il tema era Google Maps ed i luoghi fantastici che si potevano vivere a 360° semplicemente scegliendo un punto della mappa e cliccando sulla visualizzazione 3d del luogo. In questo modo potevo viaggiare in qualsiasi parte del mondo, esplorando anche i luoghi più remoti. Con il passare del tempo la pagina ha assunto una piega differente, diventando ovviamente sempre più autoreferenziale, per lasciare spazio ai viaggi che intraprendevo personalmente.
3. Quali sono le tue mete preferite e dove viaggi più spesso?
La verità è che ho “a due passi” da casa mia i miei luoghi del cuore, nei quali non mi stanco mai di tornare. Passo la maggior parte dei miei weekend camminando per le montagne e da qualche tempo in particolare in Trentino. Credo non ci sia luogo al mondo che amo più di questo! Mi piacerebbe esplorare ogni maso, cucinare con la gente del posto, partecipare ad ogni sagra… e si, anche ammirare il paesaggio, non dimentichiamoci del paesaggio! Il cibo mi inebria sempre la mente.
4. Parliamo di cibo: lo consideri parte integrante del viaggio e della cultura che stai visitando? Qual è il piatto più buono assaggiato in viaggio?
Questa domanda è di certo la mia preferita. Ogni volta che organizzo un viaggio penso come prima cosa ai piatti che assaggerò. Se devo nominare il mio piatto preferito… potrei citare le tapas, ma non chiedetemi quale, non saprei dire 🙂
Purtroppo il mio è solo un blog di itinerari (mirato appunto ad indicare sia il percorso che le tappe) e non tratto molto spesso di cibo, ma sul blog dedicato a Milano sto improntando un’impronta più mirata al food. Io recito la parte di quella che assaggia, ovviamente 😀
5. Un libro/film/telefilm che ti ha spinto a viaggiare in qualche parte del mondo?
I film riescono a rendere dei “vips” anche certi luoghi, così che quando riesci a raggiungere quella destinazione ti senti come davanti alla tua star preferita, conscia del fatto che tu sai già tutto di lei e che l’hai aspettata e venerata da sempre.
Sicuramente tutti i film su New York come C’era una volta in America (ma ancora più importante Mamma, ho perso l’aereo perché dai, è un film che rimane attaccato ai ricordi) hanno contribuito a creare suspence nel mio viaggio.
6. Descrivici le prime 3 parole che ti vengono in mente quando pensi a “viaggiare”.
Quando penso ai viaggi penso a: esperienze, vita da locals e cibo.
Del cibo non so dire se vi ho già accennato, ma ancora prima di partire cerco di capire quali debbano essere tutti i cibi che non devo assolutamente perdermi in quella destinazione. Per vita da locals intendo la vita vissuta come un abitante del posto. Immagino che questo discorso possa agganciarsi anche a quello delle esperienze; le migliori che si possono fare sono quelle vere. E cosa c’è di più vero che comprendere la vita, usi e costumi della popolazione locale?
7. Durante i tuoi viaggi, qual è stato l’aneddoto più divertente/imbarazzante/tragi- comico… insomma, quello che suscita sempre risate quando lo racconti?
Credo che quello che ho in mente li abbia tutti. Sono una persona molto distratta, e sono riuscita a perdere la carta di identità in Spagna durante le ultime 12 ore prima del rientro a casa. Fortunatamente, passata la nottata, il giorno dopo mi sono ricordata in quale locale potevo aver perso la mia borsetta. Ho chiamato, parlando in spagnolo (no non lo parlo correntemente) il locale, chiedendo se l’avessero vista. Per fortuna la risposta è stata positiva! Certo, quella decina di euro che erano all’interno non c’erano più, ma quello stesso giorno, dopo una corsa fatta a recuperarla, sono riuscita a partire.
Immaginatevi il tutto contornato da una serata su di un “bus alcolico” che faceva un tour per la città di Valencia e gli ultimi 30 euro messi nel reggipetto della mia amica per non perdere tutto ciò che ci rimaneva. Senza contare che le chiavi della stanza erano nella borsetta e che per fortuna avevamo un bungalow condiviso con una persona che quella notte ci ha aperto.
8. Se non ci fossero limiti di tempo e di soldi, quali sono i prossimi 3 viaggi che faresti?
Isole Faroe, Myanmar e Oman. Amo viaggiare per visitare paesaggi insoliti e straordinari, così come spaziare dalla neve al deserto.
9. Secondo te, cosa può fare un blogger nel suo piccolo per contribuire a rendere il nostro mondo più bello, sostenibile e rispettato?
Promuovere destinazioni sostenibili o luoghi dove il turismo manca. Prediligere una vacanza in un maso e far capire alle persone che avere la possibilità di accarezzare una capretta vale molto di più di un cocktail ad Ibiza. Che poi sa di formaggio… formaggio di capra… hmmm!
10. Raccontaci del tuo viaggio più bello fatto fino a ora: facci sognare!
Credo che il Kenya possa aggiudicarsi questo premio, in quanto un buon mix tra relax, avventura e scoperta. Durante il mio viaggio ho infatti avuto la possibilità sia di alloggiare in un meraviglioso resort che ti toccare con mano le città della popolazione locale.
Ero abbastanza giovane e non ricordo cosa io pensassi in quel momento. Uno dei momenti più belli è stato però sicuramente il safari ed in particolare durante la notte in tenda/bungalow, quando prima di addormentarmi mi chiedevo se il bufalo fuori dalla porta (lo sentivo sbuffare!) sarebbe entrato. Non entrò. Così come non riuscii mai a giocare con le scimmiette che al calar del sole si ritrovavano le dehor del nostro bungalow, prima del nostro rientro. Però che meraviglia, ammirare gli animali nel loro ambiente naturale!
Ringraziamo Matilde per aver condiviso con noi le sue emozioni in viaggio! Puoi trovare My trip map anche su Instagram e sugli altri social. E, se il racconto di Matilde ti ha ispirato… dai un’occhiata ai nostri tour in Kenya!