Oggi conosciamo meglio Sara del blog Salsedine e libertà. Andiamo dalla Turchia alle Maldive, parliamo di buon cibo, disavventure e una grande passione per la barca a vela.
1. Ciao Sara, e benvenuta su Touripp.it! Presentati brevemente ai nostri lettori.
Mi chiamo Sara Gervasini e sono l’autrice del Blog Salsedine e Libertà in cui racconto dei miei viaggi per mare e soprattutto in barca a vela.
Sono una viaggiatrice compulsiva per mari, cacciatrice di albe e tramonti. Amo follemente sin da quando sono piccola due cose sempre presenti nella mia vita: il mare e i gatti. Una delle città italiane che più mi piacciono è il capoluogo ligure. Genova per me è una seconda casa, è la città dove passo molto del mio tempo libero da impegni di lavoro e soprattutto in mare con i corsi di Vela alla Lega Navale.
Sono innamorata delle isole, soprattutto quelle vulcaniche. La mia isola del cuore è Procida. Il mio colore preferito è il blu, in tutte le sue sfumature. Mi piace tantissimo, il vento. Amo la fotografia. I regali più belli per me sono biglietti aerei o dei treni.
2. Raccontaci dell’esatto momento in cui hai pensato: “apro un blog di viaggi”! Da quando hai Salsedine e libertà, e cosa ti ha spinto in questo mondo?
Questo blog nasce dalla mia passione per i viaggi di mare e soprattutto della mia vera passione legata ad esso: i viaggi in barca a vela. Nasce dalla voglia di raccontare “di quel viaggio” ogni volta che torno, dalla voglia di programmare viaggi per me e per i miei amici. Adoro studiare e organizzare itinerari di viaggio ancor prima che il viaggio stesso abbia inizio. Scoprire città, porti e isole, la loro identità e tutto quello che ci possono offrire.
In Salsedine e Libertà si raccontano di viaggi per mare, di isole e di prospettive diverse rispetto ad un viaggio via terra. Provo a raccontarvi quello che è possibile vedere e provare attraverso una vacanza in barca a vela.
3. Dove, come e quando nasce, di preciso, la tua passione per i viaggi in barca a vela?
Scopro la vela nell’estate del 2014, durante un viaggio in Turchia organizzato in realtà via terra lungo la costa di Bodrum, quando in un caldissimo pomeriggio del mese di agosto, un po’ sofferente per la confusione delle spiagge affollate, tipiche del periodo, punto gli occhi su un diving dove organizzavano uscite con imbarco giornaliero a vela. Lo Skipper si chiamava Mitò, non parlava una parola di italiano, la barca un First 257. Per i successivi due giorni che mancavano al rientro in Italia decisi, insieme a quei compagni di viaggio, che avremmo passato quelle due giornate in barca.
Lo capisci subito quando ti succede. Diventa una dipendenza entra nelle vene. Da quel giorno in Turchia non ho mai smesso. La Vela mi ha cambiato la vita… in meglio!!!
4. Parliamo di cibo: lo consideri parte integrante del viaggio e della cultura che stai visitando? Qual è il piatto più buono assaggiato in viaggio?
Assolutamente si. Assaggiare e scoprire cibi differenti dai nostri permette di entrare in contatto con l’identità reale di un luogo e quindi dei suoi abitanti. Una cosa che non mi faccio mai mancare durante i miei viaggi è una visita ai mercati locali.
Prediligo lo street food e in genere ai mercati si può scoprire un po’ di tutto. Io vado pazza per tutti i piatti della cucina greca, turca e araba; Babaganoush e Moussaka sono i miei preferiti.
5. Un libro/film/telefilm che ti ha spinto a viaggiare in qualche parte del mondo?
L’isola di Arturo di Elsa Morante. Parla dell’Isola di Procida perché è li che si svolge il romanzo. Procida è l’isola italiana del Mediterraneo che io amo di più in assoluto.
6. Descrivici le prime 3 parole che ti vengono in mente quando pensi a “viaggiare”.
Libertà, Felicità, Sapere.
Il mare mi riporta alle origini. Attratta da magnetismo ogni volta che si alza il vento e vedo issare una vela, mi sento libera quando soffia il maestrale. Il mare mi scarica da tutto e mi ricarica solo di energie e vibrazioni positive.
Il mio motto è “Il sapere rende liberi e due ore di bolina al giorno levano il medico di torno”.
La bolina è la mia terapia, secondo me dovrebbe essere inserita come rimedio terapeutico nell’elenco delle cure naturali. Per me viaggiare rappresenta la felicità, quella assoluta e profonda, quella senza esitazioni. Credo inoltre che viaggiare significa “sapere”, scoprire, conoscere, informarsi, acculturarsi e per me “il Sapere rende Liberi”.
7. Durante i tuoi viaggi, qual è stato l’aneddoto più divertente/imbarazzante/tragi- comico… insomma, quello che suscita sempre risate quando lo racconti?
La prima volta che sono salita in barca a vela non sapevo come usare il bagno della barca.
Mi spiego. Davo per scontato che lo scarico del water fosse di tipo elettrico (alcune barche sono dotate di wc con scarico elettrico). Quello della prima barca su cui ero salita invece era di tipo manuale. Lo skipper non mi aveva spiegato come usare le levette e la pompa di tipo manuale. Fu imbarazzante chiamarlo, dopo, per farmi spiegare come funzionassero quelle levette. Da allora quando organizziamo viaggi in barca a vela so che lo scarico del bagno è uno degli scogli più difficili da superare e quindi sono sempre io che lo spiego ai neofiti.
8. Se non ci fossero limiti di tempo e di soldi, quali sono i prossimi 3 viaggi che faresti?
Ho da poco stilato una Travel Wish List di viaggi dei desideri.
Sono più di tre ovviamente, ma se devo proprio scegliere è da un po’ di tempo che peso di essere pronta per un viaggio spirituale alla scoperta dell’India. Vorrei conoscere di più anche il nord Europa e non escludo l’idea di un viaggio in barca a vela lungo i fiordi norvegesi alla ricerca dell’aurora Boreale e poi sogno tantissimo di andare dall’altra parte del mondo e scoprire la Polinesia Francese in barca a vela. Gli amici velisti che hanno navigato in quelle acque, in Oceano Pacifico, raccontano che quello che vedi li non lo vedi da nessuna altra parte.
Non posso negare che per viaggiare sia necessario avere disponibilità economica ma vorrei sottolineare che si può comunque viaggiare anche con pochi “piccioli”. Dipende dalla tipologia del viaggio e dal tempo. Ecco, quello invece è fondamentale.
9. Secondo te, cosa può fare un blogger nel suo piccolo per contribuire a rendere il nostro mondo più bello, sostenibile e rispettato?
Secondo me adottare un comportamento rispettoso nei confronti del luogo che si visita.
Nel mio caso specifico, ad esempio, io mi trovo molto a contatto con l’acqua. Sono molto dispiaciuta di vedere quantità elevate di plastica riverse in mare. Anche durante la navigazione, lungo alcuni tratti di costa ci si trova davanti a vere e proprie discariche. Il mare è un pianeta popolato di abitanti che ogni giorno muoiono soffocati da oggetti di plastica in esso riversi. Per non parlare di quelli che ci buttano i mozziconi di sigarette. Mi fa una rabbia! Bisogna sensibilizzare sempre di più le persone sulla tematica “plastica” e usarne sempre di meno.
10. Raccontaci del tuo viaggio più bello fatto fino a ora: facci sognare!
Il più bello? Le Maldive in catamarano. Dieci persone a bordo di un catamarano per dieci giorni in navigazione È stata un’esperienza indimenticabile.
Una vacanza alle Maldive è molto di più di quanto chiunque possa immaginare. La bellezza, quella che ti fa pensare a quanto madre natura possa creare perfezione, una dimensione fatta di silenzi e di natura, un angolo di mondo dove l’energia sale dall’Oceano e ti cattura. Questa è stata la prima volta che ho dormito in mezzo all’Oceano Indiano. Svegliarsi ogni mattina in un atollo diverso delle Maldive è stato davvero tanto emozionante. Per miglia poi non incontrerete anima viva ma solo gli abitanti del mare. Delfini, tartarughe, razze, mante, squali e tantissimi pesci colorati. Intorno solo blu e pesci.
Ringraziamo Sara per aver condiviso con noi le sue emozioni in viaggio! Puoi trovare Salsedine e libertà anche su Instagram e sugli altri social. E, se il racconto di Sara ti ha ispirato… dai un’occhiata ai nostri tour alle Maldive!