Oggi siamo in compagnia di Simonetta del blog Ritagli di viaggio. Si parla di viaggi lontani, disavventure su strada, cibo delizioso e guide turistiche molto speciali!
1. Ciao Simonetta, e benvenuta su Touripp.it! Presentati brevemente ai nostri lettori.
Sono una giornalista e una blogger di viaggi, lavoro nella comunicazione ormai da quasi 20 anni, ma mi sento soprattutto una viaggiatrice e una curiosa del mondo, inteso non soltanto come luoghi ma anche come culture e stili di vita da scoprire. Fin da piccola sono stata attratta dall’arte, dall’architettura ma anche dalla natura e dagli animali.
Adoro la fotografia, il cinema e la letteratura. Tutto questo mi ha portato a laurearmi in Conservazione dei beni culturali e poi a diventare giornalista: ho scritto di economia, politica e cronaca, ma l’amore verso la cultura e i viaggi è sempre rimasto intatto.
2. Raccontaci dell’esatto momento in cui hai pensato: “apro un blog di viaggi”! Da quando hai Ritagli di viaggio, e cosa ti ha spinto in questo mondo?
Ricordo bene quando l’ho pensato: è stato nel momento in cui sentivo di dover fare qualcosa che fosse soltanto mio. Dopo aver lavorato tanto, e anche con diverse soddisfazioni, per gli altri, soprattutto nell’ambito degli uffici stampa, ho sentito che era giunto il momento di dedicarmi di più a me, per non lasciare che andasse perso tutto quello che mi aveva sempre appassionato.
L’incertezza però era tanta e così, scioccamente, ho lasciato che passassero anni da quella prima idea, che ho avuto nel 2010, e la sua realizzazione: ho aperto il blog nel 2015, ma soltanto nel 2016 ho acquistato un dominio, creato un logo e dato una forma professionale al mio lavoro.
3. Sei anche l’autrice di alcune guide di viaggio nell’Est Europa: com’è nata questa opportunità?
Come spesso succede con le belle opportunità, anche questa è nata un po’ per caso. Prima di essere una delle autrici della casa editrice Odos, ne sono stata appassionata lettrice, visto il mio amore per i Balcani e l’Est Europa. E così, dopo il mio viaggio a Sofia e il mio entusiasmo verso questa capitale semisconosciuta, l’editore mi ha proposto di scriverne una guida.
Devo ammettere che ha avuto un successo davvero inaspettato, mi ha reso molto felice e ha contribuito a rendere continuativo il rapporto di collaborazione. Così nel 2018 è stata la volta della guida su Bratislava e quest’anno uscirà la mia terza fatica su un’altra capitale dell’Est ancora in parte da scoprire.
4. Parliamo di cibo: lo consideri parte integrante del viaggio e della cultura che stai visitando? Qual è il piatto più buono assaggiato in viaggio?
Sì, assolutamente. Adoro assaggiare la cucina locale durante i miei viaggi e considero la gastronomia una parte essenziale per comprendere la cultura del luogo che sto visitando. Ovviamente adoro la cucina balcanica, specie alcuni piatti di derivazione turca, come il burek (quello con il formaggio e con gli spinaci è super!) ma anche i tradizionali ćevapčići o ćevapi, le polpettine di carne diffuse anche nei territori a nord dell’ex jugoslavia.
Amo poi molto la cucina orientale, dai semplici noodles al ramen, ai tantissimi piatti della cucina vietnamita che mi ha affascinato moltissimo per la grandissima varietà di proposte (sembra esistano almeno 500 piatti!).
5. Un libro/film/telefilm che ti ha spinto a viaggiare in qualche parte del mondo?
Tendenzialmente inizio a divorare tutto quello che trovo su una destinazione soltanto dopo aver preso la decisione di andarci e magari avere già il biglietto aereo in tasca. Da piccola, quando potevo soltanto sognare i viaggi, mi sono fatta a lungo rapire dai documentari e dalle riviste che raccontavano l’Australia con i suoi animali strani e i paesaggi unici, come ad esempio Uluru.
I gialli di Agatha Christie invece mi hanno fatta innamorare dell’Egitto, mentre i libri di Emilio Salgari mi hanno portata per anni a immaginare i luoghi di Sandokan e dei pirati della Malesia. Il romanzo Kim di Kipling e le poesie di Tagore mi hanno trasportato con l’immaginazione in India. Diario d’Irlanda di Heinrich Böll e Fiabe irlandesi William Butler Yeats mi hanno fatto sognare a lungo l’Irlanda e la passione sfrenata per tutti i libri di Kafka mi hanno fatto amare smisuratamente Praga prima di vistarla di persona.
6. Descrivici le prime 3 parole che ti vengono in mente quando pensi a “viaggiare”.
Curiosità, libertà, conoscenza.
7. Durante i tuoi viaggi, qual è stato l’aneddoto più divertente/imbarazzante/tragi- comico… insomma, quello che suscita sempre risate quando lo racconti?
Durante un viaggio on the road in Georgia ci siamo ritrovati a sottovalutare la condizione stradale di alcuni percorsi che mi ero segnata sulla mappa e che mi sembravano assolutamente fattibili con l’utilitaria che avevamo noleggiato. Ci siamo ritrovati invece a percorrere uno sterrato allucinante di oltre 30 chilometri, per di più su dislivelli elevati, attraversando anche percorsi sterrati ricoperti di neve che si stava sciogliendo e creava pozze enormi. Ad un certo punto sono dovuta scendere e cercare di capire la profondità dei guadi che dovevamo attraversare usando un ramo secco o lanciando alcune pietre nelle pozze.
In quel momento non ci veniva affatto da ridere perché abbiamo davvero rischiato di rimanere in panne, ma, visto che per fortuna è finito tutto bene, ora raccontiamo la vicenda tragicomica tra le risate, tanto più che, quando siamo arrivati nella guesthouse e il proprietario ha capito qual era la strada che aveva percorso, ha tirato fuori una caraffa di vino della casa e ce l’ha messa davanti insieme a due bicchieri.
8. Se non ci fossero limiti di tempo e di soldi, quali sono i prossimi 3 viaggi che faresti?
Solo tre? Ok, ci provo: Perù, Giappone e Nuova Zelanda.
9. Secondo te, cosa può fare un blogger nel suo piccolo per contribuire a rendere il nostro mondo più bello, sostenibile e rispettato?
Può cercare di vivere esperienze di questo tipo in prima persona e poi raccontarle, spiegando la differenza e i vantaggi di viaggiare nel modo più rispettoso possibile dei vari luoghi e culture con cui si entra in contatto. Osservare e ascoltare quello che ci circonda senza pregiudizi e preconcetti, ma con spirito critico e desiderio di comprendere e capire. È un esercizio che ritengo molto utile anche per se stessi, perché non si finisce mai di imparare e di comprendere.
10. Raccontaci del tuo viaggio più bello fatto fino a ora: facci sognare!
Si dice spesso che il viaggio più bello è il prossimo e forse è davvero così. In realtà devo ammettere che ho ricordi bellissimi di tantissimi viaggi realizzati e sceglierne uno mi risulta davvero molto difficile, perché ogni luogo ha un fascino proprio e ogni esperienza una sua unicità.
Devo per forza citare il primo viaggio che ho fatto da sola a Sarajevo, dove ho trascorso il Capodanno in piazza insieme a migliaia di sconosciuti: era un momento della mia vita in cui avevo un forte bisogno di rinascita e ho voluto simbolicamente festeggiarlo non soltanto in un momento particolare come l’inizio dell’anno ma anche e soprattutto in una città esempio di resilienza.
Poi però non posso dimenticare la mia avventura australiana: era da quando ero bambina e sfogliavo le riviste fotografiche di viaggi che volevo trovarmi al cospetto di Uluru ed essere lì, a godermi il tramonto e l’alba, è stata un’emozione fortissima, come quando chiudi il cerchio di un periodo della tua vita.
Anche la notte nell’accampamento beduino del Wadi Rum, il deserto rosso della Giordania, è stata un’esperienza indimenticabile: il vento che soffiava fortissimo sulla nostra tenda di lana di pecora, i racconti dei beduini intorno al fuoco, il cielo talmente stellato che sembrava di poterlo toccare hanno reso quel viaggio qualcosa di molto emozionante.
Dovrei citarti anche il Borneo malese e le tante esperienze nel sud est asiatico e molti altri luoghi in Medio oriente, in primis la straordinaria esperienza umana in Iran e le controverse capitali di Beirut e del Cairo, ma mi rendo conto che dovremo scrivere un’enciclopedia… Ma quanto è bello viaggiare!?!?
Ringraziamo Simonetta per aver condiviso con noi le sue emozioni in viaggio! Puoi trovare Ritagli di viaggio anche su Instagram e sugli altri social. E, se il racconto di Simonetta ti ha ispirato… dai un’occhiata ai nostri tour in Giordania!