Oggi conosciamo meglio Veronica del blog Lost Wanderer: una siciliana che, da buona Sagittario, desidera conoscere quanto più possibile del nostro mondo! Insieme a lei parliamo di viaggi, sogni e una scelta di vita molto speciale.
1. Ciao Veronica e benvenuta su Touripp.it! Presentati brevemente ai nostri lettori.
Ciao a tutti e grazie per avermi ospitata su Touripp.it!
Che dire di me? Ho 28 anni e nella vita di tutti i giorni mi occupo dell’accoglienza in un hotel a Cardiff, facendo sentire a casa viaggiatori e non che vanno e vengono dalla capitale gallese. Quando non lavoro e non curo i soggiorni altrui, mi occupo dei miei viaggi e del blog Lost Wanderer dove parlo ampiamente dei luoghi che visito oltre a tenere una rubrica sulla vita da expat e le difficoltà che si possono incontrare di volta in volta. Dai documenti da uscire le prime volte per un conto in banca alla situazione sanitaria nel Regno Unito. Mi sono trasferita cinque anni fa e da allora non mi sono più guardata indietro.
Sono originaria di Trapani, in Sicilia e il mare mi scorre nelle vene così cerco di tornare almeno una volta l’anno nella mia terra.
2. Raccontaci dell’esatto momento in cui hai pensato: “apro un blog di viaggi”! Da quando ce l’hai, e cosa ti ha spinto in questo mondo?
Partiamo dall’amore per la scrittura che è quello che mi ha sempre spinta a mettermi davanti una pagina bianca e raccontare qualcosa. Il blog nasceva due anni fa, con un nome diverso e come una sorta di diario che poi nel tempo si è evoluto, grazie anche alla collaborazione della mia migliore amica. Ci siamo spostate su una piattaforma più grande un anno fa con l’intento di creare una community che potesse piacere a tutti: dai viaggi, al beauty; dalla vita fuori sede a manuali di sopravvivenza ironici per la vita di tutti i giorni.
Ho sempre viaggiato fin da bambina e ancora oggi viaggio almeno tre o quattro volte l’anno, l’idea di avere le mie rubriche viaggio è stata solo una conseguenza a ciò che più mi piaceva scrivere e quindi torniamo al punto di partenza. All’amore per la scrittura e le proprie passioni.
3. Da un paio d’anni abiti a Cardiff, in Galles: ti piace vivere lì? E cosa ti ha spinto a trasferirti?
Adoro Cardiff, non lo nascondo neanche un po’. Mi sento a casa e la città ha quel senso di community che in metropoli più grandi vai a perdere. L’idea di trasferirmi e andare a vivere nel Regno Unito c’è sempre stata. Da piccola il mio sogno era vivere a Londra e una volta conseguita la laurea in scienze della comunicazione, ho preso le valigie e ho lasciato tutto alle spalle. Dapprima mi sono trasferita a Londra dove sono rimasta un paio d’anni. Venendo da una realtà di una piccola provincia siciliana, il cambiamento è stato abissale ma ero arrivata ad un punto in cui a parte il tragitto casa-lavoro e viceversa in un loop continuo, non avevo nulla. Tempo per gli amici, soldi da parte perché Londra lo sappiamo tutti è carissima; gli affitti troppo alti, il tempo passato più in metro che all’aria aperto. Il cielo grigio. Tutto questo ha portato ad un punto di rottura tra me e la città e ho dovuto cercare un altro posto da chiamare casa dove poter trovare lavoro subito. Cardiff è stata scelta dal caso, grazie ad un’amica che ci viveva da un anno.
La prima volta che l’ho vista me ne sono innamorata: la Baia al tramonto, il centro col suo castello medievale; il parco enorme con Riserva Naturale annessa. Il verde, il moderno che si armonizza con il classico. C’era qualcosa, e c’è ancora, che mi ha fatto dire che quella poteva essere la scelta migliore che potessi fare.
Adesso non mi lamento della mia vita, ho un equilibrio tra tempo libero e lavoro; vedo di più i miei amici, metto soldi da parte e con quelli riesco a viaggiare di più che era uno degli obiettivi che mi hanno spinta a trasferirmi.
4. Parliamo di cibo: lo consideri parte integrante del viaggio e della cultura che stai visitando? Qual è il piatto più buono assaggiato in viaggio?
Il cibo per me è un’esperienza di tutti i nostri sensi. Dal momento in cui gli occhi si posano sul piatto a quello in cui il palato entra in contatto con il sapore. Il cibo fa parte di una cultura e credo sia importante quando si viaggi in nuovi paesi, entrare in contatto con quella cultura il più possibile, anche attraverso il cibo. Potrei dirti quanto mi ha sorpreso la cucina ceca con i goulash e i manicotti di Bohemia (Trdlo) oppure parlarti del buon cibo portoghese che mi ha fatta sentire come fossi in Italia!
5. Un libro/film/telefilm che ti ha spinto a viaggiare in qualche parte del mondo?
Ammetto che le mie ispirazioni arrivano più dalle offerte dei voli però mi rendo conto di avere almeno sei libri che parlano di Parigi nella mia libreria. La capitale francese è la prima che ho visitato dopo Londra, sarà un caso? Spero solo di tornarci al più presto.
6. Descrivici le prime 3 parole che ti vengono in mente quando pensi a “viaggiare”.
Così a bruciapelo è difficile trovare solo tre parole. Per prima direi Entusiasmo. Finalmente riuscire a prendersi del tempo per vedere qualcosa di nuovo nel mondo, per conoscere nuove culture, nuove parole, nuove tradizioni. L’Entusiasmo di intraprendere un nuovo percorso e magari immaginarsi a vivere una vita diversa anche se per poco. Riuscire a realizzare quel “e se avessi scelto questa città per trasferirmi anziché Londra?” Faccio sempre questo gioco con il mio ragazzo e cerchiamo di vivere il posto che abbiamo scelto come i locals.
E la seconda è Condivisione. Una costante nei miei viaggi é proprio il mio ragazzo: riuscire a condividere le esperienze che possiamo vivere insieme nei nostri viaggi non ha prezzo. Condividere le nostre foto con i nostri familiari e amici. E successivamente condividere le cose che mi sono piaciute e non nel blog.
And last but not least, Apertura Mentale. Ci vuole un cuore ed una mente aperta quando si va in un posto. Si devono lasciare a casa i pregiudizi, la paura e trovare il coraggio di buttarsi e vivere il tutto appieno, imparando da tutto e tutti quelli che incrociano il tuo cammino durante il tuo viaggio.
7. Durante i tuoi viaggi, qual è stato l’aneddoto più emozionante che racconti sempre?
Uno delle primissime mete che abbiamo visitato io ed il mio fidanzato è stata Parigi. Un viaggio organizzato last minute, giusto un paio di giorni prima di partire. Avevamo un weekend libero e abbiamo subito staccato i biglietti. Sognavo di andare a Parigi da un paio di mesi quando ci siamo decisi ma non mi sarei mai aspettata che mi sarebbe rimasta nel cuore dopo essere ripartiti. Il perché? Il secondo giorno, sotto la Tour Eiffel illuminata di sera, lui si mette in ginocchio e dopo un discorso che si vedeva era preparato, mi ha chiesto di sposarlo. Una scena da film!
8. Se non ci fossero limiti di tempo e di soldi, quali sono i prossimi 3 viaggi che faresti?
Senza alcun dubbio il Giappone sarebbe la mia prima scelta. Un viaggio che sogno ormai da tempo. Abbracciare una cultura completamente diversa dalla nostra e vedere il meglio, e perché no anche il peggio, di quello che può offrirmi.
Vorrei poter vedere tutta la Grecia, dalla più grande alla più piccola delle isole. E poi sono combattuta tra il Marocco e San Francisco.
9. Secondo te, cosa può fare un blogger nel suo piccolo per contribuire a rendere il nostro mondo più bello, sostenibile e rispettato?
Credo che noi blogger potremmo essere un esempio da seguire quando si tratta di viaggi sostenibili. Purtroppo vivere in maniera sostenibile e nel rispetto dell’ambiente al 100% risulta difficile ma possiamo impegnarci al meglio delle nostre capacità. Io nel mio piccolo consiglio sempre le borracce riutilizzabili ed abbandonare le bottiglie di plastica, soprattutto quando si viaggia; non solo è un risparmio economico ma anche un aiuto per l’ambiente che se ognuno di noi mettesse in pratica, equivarrebbe a milioni di bottiglie di plastica utilizzate al mondo.
Lo stesso vale per raccogliere i rifiuti lasciati dagli altri nelle spiagge. Solo perché una cosa non é tua non vuol dire che non puoi fare un favore all’ecosistema. Basta una manciata di secondi a raccogliere un sacchetto che altrimenti finirebbe in acqua e potrebbe costare la vita di qualche essere marino.
10. Raccontaci del tuo viaggio più bello fatto fino a ora: facci sognare!
Il Portogallo è entrato di diritto nella top three dei miei viaggi preferiti. Una vacanza nel vero senso della parola, di soli cinque giorni ma presi con calma. Prima di allora non avevo mai viaggiato slow, prendendomi il mio tempo, facendo davvero attenzione a ciò che mi circondava. Solitamente sono una di quelle viaggiatrici – soprattutto in Italia – che quando visita una città cerca di fare escursioni anche nei paesini vicini e vedere il più possibile. Mi stanco molto di più e quando ho torno ho già bisogno di una giornata di relax totale. In Algarve è stato diverso, Faro si gira davvero in poco tempo ma il bello è perdersi tra le strade, scoprire nuovi percorsi di volta in volta, imbattersi in splendidi murales che non si trovano nelle guide e se avanza il tempo, prendere un treno e scegliere la destinazione in base al nome che ispira di più! Così ho visto anche Lagos, Loulé, Tavira e Olhão.
Dopo questo viaggio mi sono prefissata di viaggiare slow almeno per tutto il 2018, per ora ci sto riuscendo e mi sono goduta anche Panarea questo giugno, che consiglio per la bellezza dei fondali e per la vita da isola che bisogna provare tutti almeno una volta nella vita.
Ringraziamo Veronica per aver condiviso con noi le sue emozioni in viaggio! Puoi trovare Lost Wanderer anche su Instagram e sugli altri social. E, se il racconto di Veronica ti ha ispirato… dai un’occhiata ai nostri tour in Portogallo!